BOLOGNA - "Dare a tutti i piccoli cestisti l'opportunità di segnare, di essere ugualmente importanti per la squadra, di giocare molto di più che nella sola partita". Così Massimo Davi, responsabile del settore ricerca e sviluppo della Uisp Emilia-Romagna, descrive "Un cesto di giochi", il progetto nato nei comitati dell'associazione di Modena e Reggio Emilia e che dalle 15 di domenica 8 dicembre coinvolgerà i bambini del minibasket nel palasport di Cesenatico (FC). I "pulcini" e gli "aquilotti" saranno impegnati per tutto il pomeriggio in gare di "fondamentali" della pallacanestro: dal palleggio in corsa al passaggio, dal tiro in movimento a quello "piazzato", potendo concentrarsi solo sul gesto tecnico. Da battere, infatti, non ci sono avversari ma solo il cronometro per poi passare, infine, a una fase di gioco vera e propria.
I giocatori possono essere da un minimo di dieci per squadra ad un massimo di venti e se la manifestazione non è vincolata a tempi determinati è possibile far partecipare anche altri bambini. Ogni fase del gioco ha una propria porzione di campo riservata: così la prima prova, "Passa e segui" si svolge in un quadrato di 5 m di lato, la seconda "Slalom e palleggio" è una classica prova di corsa a navetta su 12 m, la terza "Tiro in corsa con canestri di squadra a tempo", parte da metà campo e arriva "sotto canestro" e infine la "Gara di tiro libero" si svolge tutta sulla lunetta.
Domenica primo dicembre si è svolto invece nella palestra Menozzi di Reggio Emilia il primo torneo interprovinciale Uisp di basket in carrozzina organizzato dall'Associazione sport disabili Reggio Emilia (Asdre) in occasione della Giornata internazionale delle persone con disabilità. A darsi "battaglia", oltre ai reggiani, sono stati i ragazzi della Magik Parma e i Delfini di Montecchio Maggiore. Il torneo si è aperto con il derby emiliano, che ha visto prevalere di rincorsa i parmigiani, bravi a scardinare con pazienza i solidi meccanismi difensivi dei padroni di casa e poi ad aggiudicarsi la vittoria del torneo. Alla fine della giornata strette di mano, foto ricordo e targhe celebrative per tutti donate dall'associazione "Un bambino per amico", impegnata nel sostegno di un orfanotrofio per ragazzi con disabilità a Banja Koviljaca, un piccolo paesino della Serbia.